Immaginate
di prendere i canoni classici dell'hardcore e stravolgerli del tutto,
snaturando questo genere e denudandolo della sua corazza massiccia. Immaginate
di spaziare dalla psichedelia al jazz, lavorando su controtempi inquietanti ma
allo stesso ingenui e scarni riff. Immaginate di uccidere il rock con le sue
stesse armi, una chitarra, una batteria e un basso. Immaginate di fare tutto
questo mentre spopolava il grunge e orde di ragazzini acerbi compravano dischi
dei Nirvana o dei Pearl Jam.
Questo è quello che hanno fatto gli Slint di Spiderland, un disco che, passato in
sordina al tempo della sua uscita, nel 1991, ha rivoluzionato completamente la
storia del rock in un tempo successivo. 6 tracce che hanno dato la luce a
quello che oggi chiamiamo post-rock.Gli Slint nascono in seguito allo
scioglimento degli Squirrel Bait, un influentissimo gruppo punk della seconda
metà degli anni 80. Già in questa formazione di delineano alcuni tratti che,
anche se molto offuscati, salteranno alla ribalta con gli Slint: la ricerca di
una vaga melodia all'interno della furia dell'hardcore punk, tra gran casse
martellanti e distorti pesanti. Individuati da Steve Albini, gli Slint lavorano
al loro primo album Tweez, di cui
ogni traccia è dedicata ai genitori di ogni membro del complesso. E' un disco
ancora piuttosto immaturo ma intelligente e originale, è il 1989.
Torniamo a
Spiderland e in particolar modo al brano d'apertura: Breadcrumb Trail. Il riff iniziale si costruisce su armonici naturali
e dissonanze, accompagnate dalla voce che più che cantato è mormorio. Il brano
esplode in distorsione, poi diventa quieto e solo questo contribuirebbe a
renderlo un album quantomeno originale e apprezzabile, ma siamo soltanto
all'inizio. Impossibile non menzionare Washer:
è la traccia più orecchiabile, almeno inizialmente. Il gioco di dissonanze
e cambi di tempo diventa poesia.
Nosferatu
Man, che prende il nome dall'omonima pellicola, si basa su riff inquietanti
e i cambi di tempo sono continui: si apre in 5/4, poi si articola in 6/4,
quindi 4/4. Il disco si conclude con Good
Morning Captain, il "masterpiece" che esplode in una sfuriata
post hardcore quasi liberatoria sul finale. In definitiva Spiderland è un disco
talmente complesso e innovativo che può essere solamente ascoltato per
coglierne a fondo tutte le sfaccettature (il gruppo stesso consiglia, sul
retro, di ascoltarlo in vinile per apprezzare i dettagli sonori meno udibili).
Gli Slint si scioglieranno dopo aver rilasciato un EP contenente i brani Glenn e Rhoda, una reinterpretazione del brano già visto in Tweez, anche se ognuno di loro
continuerà la carriera musicale in altre formazioni underground (es. For
Carnation). Si riuniscono nuovamente
nel 2005 per una serie di concerti. Spiderland
è senza ombra di dubbio il capolavoro del 1991 (per chi abbia l'orecchio e la
voglia per comprenderlo) e l'apripista del post rock dei vari Tortoise,
Godspeed You! Black Emperor, Mogwai ed Explosions In The Sky.
Voto: 9/10
Andrea Befera
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