giovedì 10 novembre 2011

The Smashing Pumpkins – Siamese Dream


Proporre un connubio di qualità tra la potenza dei distorti heavy metal e il gusto agrodolce dell'alternative più melodico è sicuramente il punto di forza degli Smashing Pumpkins. Nati dalla mente e dal corpo di Billy Corgan (ragazzo difficile e problematico, dalla situazione familiare al rapporto con se stesso), James Lha (chitarra sfarzosa, poi A Perfect Circle tra gli altri), la bassista polacca D'Arcy Wretzky e Jimmy Chamberlin alle pelli, esordiscono nel 1991 con Gish che già presenta alcune delle caratteristiche che poi diventeranno più prepotenti negli album successivi.
Siamese Dream comincia a prendere vita verso la fine del 1992, è uno degli album più sofferti e costosi della storia del rock senza ombra di dubbio: dal mixaggio quasi maniacale degli strumenti fino ai tempi sempre più stretti imposti dalla casa discografica (Virgin). Anche la situazione in cui si trovano i membri del gruppo non è certo delle più rosee: la dipendenza dall'eroina di Chamberlin lo costringe ad assentarsi sempre di più dalle sessioni di registrazioni, l'amore tra Lha e la Wretzky è appena finito e Corgan si trova quindi completamente da solo a registrare l'album della sua band. E' proprio così, infatti, che avverrà (o almeno per la stragrande parte dei pezzi). Passiamo all'analisi dell'LP:

Si parte con Cherub Rock che, sotto l'insistenza ferrata di Corgan, diverrà il singolo con cui gli “Smash” cercheranno di spingere l'album nelle classifiche. Il risultato non sarà tuttavia quello sperato perchè il brano è sicuramente di ottima fattura, ma di certo per niente “pop”. La marcetta iniziale di Chamberlin sfocia in un riff molto aggressivo con accordi di ottava. Molto bello il video (effetto pellicola sporcata da vernice colorata). Segue Quiet, in cui prevale la componente più aggressiva del quartetto americano. Il Big Muff (pedale distorto per chitarra che regna sovrano tra la strumentazione del gruppo) viene tirato al massimo sino a ottenere un suono quasi magico in Mayonaise, probabilmente il brano più riuscito dell'album e quello che esprime al meglio il sound degli Smashing Pumpkins (almeno nel triennio 92/93/94). L'esplosione chitarristica dopo il dolcissimo intro di chitarra è orgasmica.

I brani di punta, che renderanno le idee di Corgan e compagnia note in tutto il mondo, sono di sicuro Today e Disarm. Sono due brani favolosi, quasi poetici, ricchi di armonie e ricami di ogni tipo. Ricordiamo anche Hummer, brano preso spesso poco in considerazione, è una perla, al contrario (nonostante l'intro piuttosto fuori luogo). Luna, l'ultimo pezzo degno di grande considerazione, è dolce e smielata, forse anche troppo.

Per concludere Siamese Dream è un gran disco per tutti gli ascoltatori romantici e sognatori, coloro che, anche se non sembra, hanno sempre qualcosa da dire come gli Smashing Pumpkins.


Voto: 8/10


Andrea Befera

Nessun commento:

Posta un commento