sabato 15 ottobre 2011

Slint – Spiderland



Immaginate di prendere i canoni classici dell'hardcore e stravolgerli del tutto, snaturando questo genere e denudandolo della sua corazza massiccia. Immaginate di spaziare dalla psichedelia al jazz, lavorando su controtempi inquietanti ma allo stesso ingenui e scarni riff. Immaginate di uccidere il rock con le sue stesse armi, una chitarra, una batteria e un basso. Immaginate di fare tutto questo mentre spopolava il grunge e orde di ragazzini acerbi compravano dischi dei Nirvana o dei Pearl Jam. 

Questo è quello che hanno fatto gli Slint di Spiderland, un disco che, passato in sordina al tempo della sua uscita, nel 1991, ha rivoluzionato completamente la storia del rock in un tempo successivo. 6 tracce che hanno dato la luce a quello che oggi chiamiamo post-rock.Gli Slint nascono in seguito allo scioglimento degli Squirrel Bait, un influentissimo gruppo punk della seconda metà degli anni 80. Già in questa formazione di delineano alcuni tratti che, anche se molto offuscati, salteranno alla ribalta con gli Slint: la ricerca di una vaga melodia all'interno della furia dell'hardcore punk, tra gran casse martellanti e distorti pesanti. Individuati da Steve Albini, gli Slint lavorano al loro primo album Tweez, di cui ogni traccia è dedicata ai genitori di ogni membro del complesso. E' un disco ancora piuttosto immaturo ma intelligente e originale, è il 1989. 

Torniamo a Spiderland e in particolar modo al brano d'apertura: Breadcrumb Trail. Il riff iniziale si costruisce su armonici naturali e dissonanze, accompagnate dalla voce che più che cantato è mormorio. Il brano esplode in distorsione, poi diventa quieto e solo questo contribuirebbe a renderlo un album quantomeno originale e apprezzabile, ma siamo soltanto all'inizio. Impossibile non menzionare Washer: è la traccia più orecchiabile, almeno inizialmente. Il gioco di dissonanze e cambi di tempo diventa poesia. 

Nosferatu Man, che prende il nome dall'omonima pellicola, si basa su riff inquietanti e i cambi di tempo sono continui: si apre in 5/4, poi si articola in 6/4, quindi 4/4. Il disco si conclude con Good Morning Captain, il "masterpiece" che esplode in una sfuriata post hardcore quasi liberatoria sul finale. In definitiva Spiderland è un disco talmente complesso e innovativo che può essere solamente ascoltato per coglierne a fondo tutte le sfaccettature (il gruppo stesso consiglia, sul retro, di ascoltarlo in vinile per apprezzare i dettagli sonori meno udibili). 

Gli Slint si scioglieranno dopo aver rilasciato un EP contenente i brani Glenn e Rhoda, una reinterpretazione del brano già visto in Tweez, anche se ognuno di loro continuerà la carriera musicale in altre formazioni underground (es. For Carnation). Si riuniscono nuovamente nel 2005 per una serie di concerti. Spiderland è senza ombra di dubbio il capolavoro del 1991 (per chi abbia l'orecchio e la voglia per comprenderlo) e l'apripista del post rock dei vari Tortoise, Godspeed You! Black Emperor, Mogwai ed Explosions In The Sky.

Voto: 9/10 


Andrea Befera

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